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Fichi time.

Jackie nel suo tailleur rosa sporco di sangue: “Voglio che vedano cosa hanno fatto a John“

“Oh, no … I want them to see what they have done to Jack.”

Il 22 novembre 1963, a Dallas in Texas, durante una parata, fu assassinato il Presidente John Fitzgerald Kennedy. Giorno orribile che ha segnato la storia politica degli Stati Uniti d’America.

Quel 22 novembre, anche la first lady Jacqueline Kennedy resterà nella storia, come del resto la sua innata eleganza.

Jackie Kennedy indossò in quell’occasione un tailleur color rosa: doppio petto di lana bouclé, con tasche, bottoni dorati, rifiniture in blu e abbinato ad un cappello a tamburello. Era stato scelto dal marito. Proprio JFK le aveva chiesto che cosa avrebbe indossato per la parata: “Ci saranno tutte quelle ricche donne repubblicane a pranzo che indossano pellicce di visone e diamanti. E tu devi apparire meravigliosa come ognuna di loro. Sii semplice: mostra a quelle texane cosa sia davvero il buon gusto”.

Jacqueline, quel capo, lo aveva già nel guardaroba in quanto lo aveva indossato altre volte prima di quel giorno. Nessuno dei due avrebbe mai immaginato che sarebbe diventato un’immagine immortale della memoria collettiva americana. Si trattava di un capo Chanel collezione autunno/inverno del 1961, che, da allora in poi verrà considerato “un famoso abito rosa che sarà per sempre nella coscienza storica dell’America“. A tal proposito: su Wikipedia vi è dedicata una intera pagina, Tailleur rosa Chanel di Jacqueline Bouuvier Kennedy.

Quando il presidente JFK fu ucciso sulla limousine presidenziale a Dallas, Jackie Kennedy è intervenuta immediatamente in soccorso del marito - per il quale già non c’era più nulla da fare - imbrattando il tailleur con il suo sangue. L’immagine di Jackie Kennedy, abbracciata al corpo del marito esanime, è diventata il simbolo di una delle tragedie più sconvolgenti della storia americana.

Questo tailleur la first lady lo indosserà fino alla mattina seguente. Anche se le era stato proposto di cambiarsi, lei si rifiutò di togliere il tailleur anche durante il giuramento del successore alla Casa Bianca, Lyndon B. Johnson; l’ormai ex first lady lo tenne addosso persino a bordo dell’Air Force One durante il volo di ritorno a Washington con la salma del marito. La sua compostezza, la sua fierezza ed il suo outfit divennero l'emblema di un omicidio commesso in mondovisione. Le immagini dell’omicidio e le ore successive sono state trasmesse dalle emittenti americane e internazionali, ma in bianco e nero, solo nel 1964 sarà reso noto il colore del completo, macchiato di sangue, dalla Commissione Warren, che indagava sull’omicidio di JFK.

La mattina del 23 novembre, l’ex first lady si sfilò il completo e la sua cameriera personale, Providencia Paredes, lo ripose in una scatola assieme a calze, scarpe e borsa, sulla parte superiore vi scrisse “22 novembre 1963” e lo fece spedire alla madre di Jackie, Janet Auchincloss, perché lo conservasse. Il cappello indossato dalla first lady, che era tenuto fermo da uno spillone, è scomparso.

Jackie conservò il vestito, che non è mai stato lavato, nel suo appartamento. Dopo la sua morte la scatola è stata consegnata al National Archives and Records Administration’s College Park, nel Maryland, dove viene conservato in una teca sottovuoto in grado di mantenere sotto controllo l’umidità e la temperatura, per non farlo deteriorare. Per precisa volontà della famiglia, il tailleur, dal 2003 non è più visibile e non verrà esposto al pubblico per i prossimi cento anni, non lo rivedremo quindi fino al 2103. Gli eredi infatti vogliono evitare che l’esposizione causi loro dolore nel ricordo della tragedia.

L’abito più volte è stato oggetto di molteplici dibattiti: alcuni sostenevano che fosse un originale Chanel, altri invece che fosse una copia realizzata dalla sartoria americana Chez Ninon. Facciamo chiarezza: Justine Picardie nella biografia dedicata alla stilista francese Coco Chanel: The Legend and the Life sostiene che il tailleur venne realizzato con tessuti Chanel ma da Chez Ninon, negli Stati Uniti, per ragioni patriottiche. E dunque il tailleur fu effettivamente cucito in America nell’atelier di Manatthan Chez Ninon ma con tessuti, bottoni e persino con la catenella cucita all’interno della giacca - secondo l’uso della casa di moda francese - arrivati direttamente da Rue Cambon 31, Parigi. Il capo fu realizzato seguendo il procedimento “line to line” messo a punto da Gabrielle Chanel, e completato da un pillbox dello stesso tessuto bouclé, scarpe e borsa blu e guanti bianchi al polso.

Oltre che per aver rivoluzionato la moda femminile negli anni Venti, Coco Chanel è passata alla storia anche per il suo famoso tailleur, presentato la prima volta alla sfilata parigina del 5 febbraio 1954. Con quel nuovo capo Coco Chanel aveva ripreso le linee degli anni Venti contrapponendosi all’immagine femminile in voga negli anni Cinquanta lanciata da Dior. Il suo proposito era costruire un tailleur che vestisse il corpo femminile in modo impeccabile e nello stesso tempo comodo e naturale, elegante. Il suo tailleur è più che famoso: è immortale.

Il tailleur indossato dalla first lady il 22 novembre del 1963 porta con se quindi anche il messaggio a cui la stilista Gabrielle “Coco” Chanel teneva molto e che cercava di comunicare il più possibile con i suoi abiti: indipendenza, classe e intelligenza. Dinamismo.

Jackie Kennedy ha sin da subito accolto e abbracciato gli ideali e lo stile della moda di Chanel, al punto da ricevere critiche rivolte alla sua devozione nei confronti della moda francese d’alto costo, piuttosto che sostenere l’economia americana preferendo abiti made in USA.

Tuttavia lo charme e il carisma della first lady non solo conquistarono l’America, ma anche il resto del mondo. Sorrisi, diplomazia e compostezza permisero infatti alla first lady di sentirsi libera di indossare ciò che voleva.

Gli omaggi e le reinterpretazioni di questo iconico tailleur non sono mancati nella storia della moda e nella cultura pop contemporanea; lo stesso Karl Lagerfeld, per Chanel, ha rimodernato e reinterpretato numerosissime volte il tailleur di Jackie Kennedy, con colori e tagli leggermente diversi che comunque ne mantengono la classe e lo stile originario.

Tra i riferimenti contemporanei non si possono non menzionare anche i Simpson: nell’episodio Scene di lotta di classe a Springfield, del 1996, Marge Simpson scova tra montagne di vestiti in un grande magazzino un tailleur rosa Chanel a poco prezzo, decidendo di indossarlo come outfit per ogni giorno. E tante, tante, tante altre citazioni vi sono state e ci saranno …

La gente ama le favole”, Jacqueline Kennedy.


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