Il curatore di mostre
- patrizia gaboardi
- 7 giu 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Questo lavoro si basa su un rapporto strettissimo con gli artisti; è dal dialogo con loro che nascono le mostre, i cataloghi, i libri, i progetti e molto altro.
Esistono alcuni mestieri che ci mettono direttamente in contatto con le nostre passioni. Se la passione è l’arte uno di questi è sicuramente quello di curatore di mostre.
La definizione standard del curatore di mostre è la seguente: il curatore di mostre ha il compito di ideare, progettare e organizzare mostre ed allestimenti temporanei. Definisce i contenuti della mostra, sceglie le opere che verranno esposte, la location in cui tali opere verranno esposte. Si occuperà inoltre di scrivere il catalogo, di predisporre il budget per la realizzazione dell’evento, cercando di trovare delle fonti di finanziamento. Concorre inoltre alla progettazione del piano di comunicazione dell’evento, coordina le operazioni tecniche di trasporto e la promozione dell’evento.
Requisiti indispensabili sono anche un’autonomia decisionale ed un’ottima capacità di organizzazione.
Il curatore di mostre definisce, in accordo con il committente, temi e contenuti della mostra o dell'esposizione individuando gli artisti, le opere da esporre e la sede espositiva. Quindi, dovrebbe continuamente aggiornarsi nel campo della storia dell’arte, ma soprattutto nel campo dell’economia dell’arte. Lavorando poi a stretto contatto con l’ente organizzatore tutti lo chiamano e chiedono, in fin dei conti il gioco di coordinamento compete a lui e la squadra funziona se viene fatta da tutti.
Questo lavoro si basa su un rapporto strettissimo con gli artisti; è dal dialogo con loro che nascono le mostre, i cataloghi, i libri, i progetti e molto altro.
Le tre caratteristiche fondamentali del curatore sono o “dovrebbero” essere: conoscere l'ambiente, aggiornarsi continuamente e saper scrivere bene.
Un lavoro questo che si fonda in gran parte sul rapporto con gli altri, si serve di tantissime informazioni recepite da campi anche molto differenti tra loro e tenta di trasformare il tutto in conoscenza; bisogna essere fortemente motivati a seguire un tale percorso poiché richiede forti responsabilità.
Oggi la curatela è una disciplina essenziale all’interno del sistema dell’arte contemporanea e, grazie alla sensibilità del curatore, un’esposizione da lui organizzata può risultare emozionante, ben riuscita, costruttiva, scarsa o …. inguardabile.
Un lavoro per chi ha l'arte nel sangue ma, a veder bene, anche no.
Lettura consigliata: http://www.collezionedatiffany.com/critici-e-curatori-complementari-e-non-alternativi/
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