La coppia rimase a letto un’intera settimana, esattamente dal 25 al 31 marzo, facendosi riprendere da telecamere e fotografi.
John Lennon e Yoko Ono, uniti nella vita e professionalmente, rappresentano una delle più grandi storie d’amore dei tempi moderni, anche dopo l’assassinio di Lennon avvenuto l’8 dicembre 1980 a New York.
Lui, John Lennon, era il fondatore dei Beatles, autore unico nel campo musicale nonché poeta e autore di disegni. Lei, Yoko Ono, proviene da una ricca famiglia di Tokyo studia negli Stati Uniti composizione musicale ed arte. Per un certo periodo fece parte del movimento d’Avanguardia Fluxus ma diventò, in seguito, tra i primi artisti ad esplorare l’arte Concettuale e le performance artistiche. Inoltre, Yoko è per John la donna della sua vita.
Il loro rapporto è stato definito da molti simile all’intesa tra la professoressa e l’allievo, nonostante tra i due John Lennon ebbe maggiore notorietà, fu lui stesso a dichiarare, rivolgendosi alla compagna Yoko Ono: «mi ha insegnato tutto».
La Ono è spigolosa ed irritante ma una grande intellettuale, impegnata in molte battaglie civili, è una “dominatrice” sia culturale che emotiva. Lui invece appare più fragile e vede in lei una figura materna. Secondo Paul Mc Cartney sarebbe stata proprio la sua influenza a far allontanare John Lennon dal gruppo dai Beatles. Ma questa è un’altra storia …
John incontrò Yoko mentre quest’ultima stava esponendo alcune sue opere all’Indica Art Gallery di Londra il 9 novembre 1966. Iniziarono a frequentarsi due anni dopo.
L’influenza di Yoko Ono si fece sentire nelle produzioni musicali di John Lennon infatti, l’artista, la menzionò in molte sue canzoni: quando era ancora un membro dei Beatles Lennon scrisse: The Ballad of John and Yoko, la citò esplicitamente in Julia, inoltre in Oh Yoko! E in Dear Yoko.
L’influenza creativa di entrambi si fuse nel videoclip per Imagine (1971) le cui immagini mostrano la villa della coppia così come appariva nel loro cosiddetto periodo bianco, perciò le pareti, il pianoforte, persino gli abiti erano tutti rigorosamente bianchi. Questo in realtà non fu il loro vero inizio …
La performance delle performance, l’iniziativa delle iniziative, l’alta creatività dei due artisti arrivò già nel marzo del 1969 quando venne ideato Bed-In.
I due si sposarono il 20 marzo del 1969, in Gibilterra, all’interno del consolato britannico. Per la loro luna di miele decisero di mettere in scena una protesta pacifista contro la guerra in Vietnam, nella camera 1902 (oggi 702) dell’Hilton Hotel di Amsterdam: Bed-In.
La coppia rimase a letto un’intera settimana, esattamente dal 25 al 31 marzo, facendosi riprendere da telecamere e fotografi. I giornalisti si accalcarono in continuazione pur di avere uno scatto o di ascoltare le continue dichiarazioni di Lennon. Rimasero delusi quei reporter che pensavano di poter immortalare la coppia amoreggiare in pubblico, invece si trovarono di fronte Yoko e John, in pigiama, mentre rilasciavano solo interviste riguardanti la pace nel mondo o contro le spese militari insostenibili.
Per la coppia Ono-Lennon le marce di protesta andavano bene negli anni Trenta ma alla fine degli anni Settanta era doveroso usare altri metodi. L’innovazione e la creatività dei due nell’attuare questo tipo di performance stava proprio in questo, ovvero, essere arrivati ad attuare la tecnica che funzionava di più: vendere! Se vuoi promuovere la pace devi venderla come se fosse un detersivo.
I media dell’epoca sbattevano continuamente agli americani la guerra in faccia in qualsiasi modo – notizie, film, immagini di propaganda – così la coppia pensò bene di mettere in prima pagina la pace. John Lennon, che appariva nelle prime pagine delle riviste per la sua carriera di cantante e per frasi ad effetto estrapolate dalle sue interviste, ora stava dicendo una sola parola: Pace!
Fu così che queste due persone, due artisti della comunicazione, riuscirono a monopolizzare le prime pagine di tutti i giornali per una settimana, semplicemente restando a letto.
La stampa mondiale poteva accedere alla loro camera dalle 9 del mattino alle 9 di sera. Ogni giorno i due indossarono gli identici abiti bianchi, seduti in un enorme letto matrimoniale. Lennon e Ono, rimasero lì per tutto il tempo suonando e tenendo discorsi sulla pace davanti alle telecamere, circondati da fiori, manifesti e disegni. Sulle loro teste, sulle finestre della camera, sopra il letto, c’erano dei cartelli con scritto: Bed Peace, Hair Peace, I love Yoko, I love John.
Lunghi capelli fluenti incorniciarono l’intenso volto barbuto di John accentuando i suoi occhi dietro i caratteristici occhiali tondi, l’artista dichiarò: «Siamo entrambi artisti! La pace è la nostra arte. Noi crediamo che, per tutto quello che sono stato nei Beatles e tutto ciò che siamo ora, abbiamo la possibilità di influenzare altri giovani. E sono loro che governeranno il Mondo di domani».
Il secondo Bed-In si tenne a Montreal in Canada al Queen Elizabeth Hotel dal 26 maggio per i successivi 7 giorni. La coppia ricevette moltissimi ospiti, dall’attivista statunitense per i diritti dei neri Dick Gregory al separatista del Quebec canadese Jacques Larue-Langlois e persino il fumettista Al Capp.
Anche se, in origine, l’idea di Bed-In fu di Yoko Ono, la performance si legò alla personalità di John Lennon, il quale fu gradualmente influenzato dalla conoscenza politica degli anni Sessanta ed in particolare ai gruppi giovanili londinesi ai quali dava tutto il suo supporto.
Che gli piacesse o no, John stesso assunse un ruolo di primo piano nel movimento giovanile di quegli anni ed essendo un ex membro dei Beatles fu estremamente facile per lui farsi ascoltare dal pubblico e, tale iniziativa, era da considerarsi un’ interazione reciproca tra lui e il suo folto numero di seguaci che ha cercato di influenzare sia tramite gli slogan di Bed-In che attraverso la musica che ne ha seguito la scia creativa come Give Peace a Chance.
Per concludere, definire John Lennon e Yoko Ono una coppia famosa è un limite dettato dalle apparenze. È stato un sodalizio che, seppur intimo e sentimentale, ha condiviso degli attimi creativi molto profondi, in grado di farci conoscere sia il loro romanticismo che la loro profonda capacità di sostenere e diffondere un’idea: Peace & Love.
Anche questa è arte.