La scena è sempre la stessa: una bambina, una torta, uno sfondo colorato. Fuori campo la presenza costante dei “genitori-registi”. L’arredamento, la postura, le proporzioni, tutto è standardizzato.
Little Dolls è il titolo del lavoro fotografico dell’artista francese Alain Delorme ispirato all’estetica pubblicitaria ed ai concorsi di bellezza per bambini, come“Little Miss Children” - molto in voga negli Stati Uniti - che vedono protagonisti bambini ed adolescenti. Vestite e pettinate come bambole, vere e proprie piccole Barbie, le bambine si atteggiano in modo artefatto per compiacere e realizzare i sogni dei propri genitori.
L’artista Delorme critica in modo feroce l’uso delle immagini-oggetto pubblicitarie che vedono usare i bambini come beni di consumo utili al mercato. Ironico ed inquietante, Delorme, realizza negli scatti Little Dolls dei “volti giocattolo”. La scena è sempre la stessa: una bambina, una torta, uno sfondo colorato. Fuori campo la presenza costante dei “genitori-registi”. L’arredamento, la postura, le proporzioni, tutto è standardizzato. L’intervento di Photoshop, ovvero, della chirurgia estetica virtuale per eccellenza, renderà le immagini completamente artificiali.
Il cosiddetto “modello Barbie”, simbolo di femminilità, è diventato l’avatar contemporaneo. Le bambine dei concorsi di bellezza ne rappresentano il riflesso: pettinature, vestiti, accessori, trucco, espressioni del volto, lo dimostrano.
Il risultato è decisamente inquietante e naviga tra il seducente e la repulsione.
Alain Delorme denunciando questo sistema ci invita ad un’importante riflessione: creando degli ibridi si perde inevitabilmente l’innocenza tipica dell’infanzia e questo è un prezzo da pagare molto alto.
Per approfondimenti sull’artista questo è il link http://www.alaindelorme.com/